<bgsound src='URL_MP3' loop='infinite'> ISTANTANEE IN ACQUERELLO: 2011

domenica 25 dicembre 2011

Auguri di Buone Feste 2011

A tutti i gentili e sempre ben graditi visitatori del mio BLOG, lascio il più sincero e sentito augurio di buon Natale e un felice e sereno nuovo 2012.

domenica 27 novembre 2011

Recupero di vecchi lavori.


In questo periodo sono alquanto occupato con faccende di lavoro, e non riesco a dedicarmi con la dovuta stimolazione e operosità, all'esecuzione di nuovi lavori ad acquerello. Non volevo però lasciare troppo vuoto e bloccato il mio angolo in Rete, e quindi sono andato a recuperare vecchi lavori eseguiti circa vent'anni fa. Un periodo questo, dove oramai l'istituto d'arte me lo stavo piano piano lasciando alle spalle, anche a fronte di nuove e diverse prospettive di vita e lavoro. Non potevo però allora come oggi, seppellire completamente questa mia passione e interesse per l'arte e la pittura in genere, e quindi ripresi in mano l'acquerello proprio con la finalità di non recidere definitivamente il rapporto personale che avevo maturato e definito, anche in termini scolastici, con i colori e i pennelli.



Cominciavo, o meglio ancora riprendevo dopo qualche anno, ad eseguire qualche pittura, utilizzando la tecnica in questione per rapidità di esecuzione e contenimento di costi e materiali. Come si può vedere, questi miei lavori sono alquanto semplici e rasentanti l'ingenuità coloristica e compositiva. Avevo perso per strada certa determinazione e vitalità nell'affrontare la carta bianca con matite e colori, quindi il tutto appare molto delimitato ed eccessivamente tonale, regolarmente compresso nel formato del foglio, e con uno scarso utilizzo del chiaro scuro.


In un paio di immagini, quelle con le abitazioni per intenderci, ho ripreso delle vedute di posti relativi a dove abitavo in quel periodo. Le montagne invece sono qualche fotografia reperita su libri o riviste, ma con attinenza sempre al territorio alpino.
Rivedendo questi vecchi acquerelli, mi ha portato un piacevole quanto benefico influsso di ricordi, rammentandomi il periodo in cui li dipinsi, e quindi persone e situazioni ad esso afferenti. Ne dedico lo spirito nostalgico a tutti coloro che passeranno di qui, così come ovviamente agli affezionati visitatori del BLOG.



domenica 25 settembre 2011

Trento - piazzetta Lunelli


Ecco uno dei piccoli anfratti del centro storico della città capoluogo, il quale ha pienamente goduto in tempi recenti di una piacevole valorizzazione. Luogo seminascosto dall'ordinaria viabilità pedonale, emerge invece nella sua tipicità architettonica e urbana, grazie all'azione di restyling generale, la quale sortisce nel visitatore nuove visuali e prospettive cittadine. L'immagine è stata da me colta al volo, secondo quel mio solito spirito di cattura immediata delle visioni che particolarmente mi colpiscono. In questo caso, particolarmente per la coloristica cangiante, per la cui realizzazione ho abbandonato i verdi delle ultime pitture, e mi sono allietato con colori più caldi e di richiamo autunnale.


mercoledì 24 agosto 2011

Altopiano di Pinè - panorama in quota


La bellezza di certi panorami montani, è indiscutibilmente legata a quanto ci si pone più alti per osservarne la veduta. Veduta d'insieme che tende magari ad inglobare un'intera vallata, o comunque consente di spaziare molto oltre con la vista, accrescendo piacevolmente la sensazione di infinito e sconfinato. L'immagine che ho riprodotto in acquerello, si riferisce all'Altopiano di Pinè, splendido luogo posto nei pressi della catena montuosa del Lagorai, e di conduzione alle note vallate di Fiemme e Fassa. Grande apertura e ariosità d'insieme, vengono offerte all'osservatore che si alza in quota da una panoramica lussureggiante, e firmata da due deliziosi bacini lacustri che qui si notano in lontananza: il lago delle Piazze e quello della Serraia.


mercoledì 10 agosto 2011

Lago di Lavarone - Luglio 2011


La zona è quella degli altipiani di Folgaria e Lavarone, posta al confine fra le province di Trento e Vicenza, luogo già altre volte da me ricordato qui nel BLOG. L'ennesimo laghetto montano che propongo, prende il nome dalla località delle due più a Est, e viene a collocarsi in una placida conca verdeggiante, appena sotto alla strada che conduce alle rinomate località di Roana e Asiago. Un posto non troppo conosciuto e frequentato, magari più dai vicini "magnagati" (spiritoso appellativo per indicare i vicentini), attratti dalla sua pace e bellezza di specchio lacustre circondato dalla tipica vegetazione alpina. Ideale per una spiaggia poco affollata, oppure per prendere ombra al di sotto delle ampie chiome degli abeti, lungo un delizioso tragitto perimetrale al lago stesso. Un'altra visione ampia e prospettica, dove alla chiazza aperta dell'acqua, ho voluto contornare con piccoli particolari più definiti, la vegetazione e le piccole abitazioni. Il tutto con un verde primeggiante e molto estivo.

giovedì 2 giugno 2011

Rovereto - Piazza Filzi a Borgo Sacco.



Uno dei luoghi che mi piacciono di più a Rovereto, è la Piazza Filzi. Ampia e cerchiata, sulla quale si affacciano abitazioni tipiche e antiche, e dove la fontana dall’obelisco imponente, segna un gustoso centro architettonico. Non a caso posto questa immagine nel mese di Giugno, dove come ogni anno si celebra attorno a questo luogo, la festa del quartiere di Borgo Sacco di cui piazza Filzi è il fulcro. L’antico rione, o meglio ancora borgo, così come il titolo della manifestazione recita, deve la sua importanza alla vicinanza col fiume Adige, fonte vitale per i lavori e i commerci, questi ultimi da sempre insiti nell’anima di Rovereto verso le vicine province venete. Un’immagine pulita e tonale, dove ho cercato di utilizzare anche il bianco della carta per sottolineare meglio ombre e colori. Il tutto in una visione aperta e ariosa, così come potrebbe benissimo presentarsi a qualche visitatore, in una bella giornata di Primavera inoltrata.

martedì 3 maggio 2011

Rovereto (TN) - via dei Conciatori


Riprendo a prendere in considerazione qualche visione della mia città, secondo l'indirizzo che fu di base al vecchio BLOG, dove mi presentavo principalmente come proponente scorci e anfratti di Rovereto, la cittadina dove oramai vivo da diversi anni. In quest'ottica solitamente vengo attratto dalle zone del centro storico, alcune delle quali già rappresentate e visibili nei post precedenti. In questa istantanea ho scelto la centrale via dei Conciatori, un vicolo stretto che si apre tra antiche case della città, tutte interessate da un'operazione di restauro molto valorizzante l'antico aspetto urbano. Il significato della strada, va ricercato nell'attività tessile e di conciatura, che Rovereto cominciò a trattare e sviluppare fin dalla seconda metà del 500, quando dopo la dominazione veneziana, venne annessa al Tirolo austriaco. Le piccole botteghe artigiane ovviamente adesso sono del tutto sparite, sebbene l'aspetto architettonico emana ancora un fascino lontano, e richiamante proprio quei viottoli e porticati che un tempo fecero vivere alla città, un contesto di sviluppo e fertilità imprenditoriale fra i più fulgidi.




martedì 26 aprile 2011

Fiume Adige nei pressi di Rovereto.


La Primavera che avanza porta con se anche il piacere di uscire maggiormente all'aria aperta, e quindi a godere pienamente della natura, dell'aria e della luce. Tutti elementi che personalmente interpreto con un progresso dell'attività motoria, in particolare con la corsa a piedi. Mi dedico da moltissimi anni a questo genere di sport in forma puramente amatoriale, e molto spesso prediligo per i miei itinerari di allenamento la pista ciclabile che costeggia il fiume "Adige", il quale lambisce anche la città di Rovereto dove abito.
L'immagine di quest'ansa del famoso corso d'acqua che si snoda lungo il Trentino Alto Adige e il Veneto, fa parte tra l’altro, di ciò che mi si presenta allo sguardo quando vado a correre. Ne ho fissato quindi la veduta, riproducendola in prospettiva fedele alla figura paesaggistica che mi viene incontro durante il tragitto. Esplosione di verde dunque, attraverso il quale si snoda il lento corso d’acqua per un’istantanea tipicamente stagionale e dall’orizzonte ampio e respirato.

martedì 29 marzo 2011

veduta a distanza - valle di Non


L'ampiezza prospettica ha un suo fascino particolare, specie quando il tuo punto di osservazione è alto, e spazia su un panorama vasto e luminoso. La zona che mi sono trovato ad attraversare, è quella situata appena all'inizio della valle di Non, in direzione Nord - Ovest, dopo aver abbandonato l'asse del fiume "Adige" in località San Michele all'Adige. Distese sconfinate di coltivazioni, assumenti il tono verdeggiante e la caratteristica di naturale rigogliosità, specie nel periodo di fioritura primaverile. Esse si traducono per me in campionature di colore macchiato, assemblandosi in un insieme di tasselli verdeggianti, su cui svetta uno dei tanti paesi della valle. E sullo sfondo le montagne ancora innevate.


sabato 29 gennaio 2011

Laghi trentini d'Inverno.

Durante la stagione invernale, i numerosi laghi trentini sono solitamente poco frequentati, complice il freddo e la scarsa attrattiva che essi possono esercitare a differenza dell'Estate, quando diventano meta di oriundi e turisti in cerca di refrigerio.
Personalmente, pur essendo un amante del caldo e della luce, trovo comunque ricchi di fascino questi anfratti lacustri avvolti nella nebbia e nella neve. Trasformati in luoghi silenziosi e immersi in un'aura dal clima sospeso e rarefatto.
A rappresentare quest'immagine stagionale, ho scelto il lago di Santa Colomba, piccolo laghetto montano situato a breve distanza da Trento, ma conosciuto per lo più ai residenti dei paesi limitrofi. Immerso in una rigogliosa pineta, ho immortalato il bacino dalla superficie ghiacciata, stando attento a fissare la prospettiva in maniera tale da dare spazio e ariosità alla pittura.



L'altro bacino è il lago di Cavedine, poco conosciuto dai più, e posto in corrispondenza della zona del Sarca in direzione di Riva del Garda, quindi in quei luoghi che molto spesso ho mostrato e ai quali sono affezionato a vario titolo. Trovo questo lago molto affascinante, costretto fra piccoli promontori e quasi nascosto dai normali percorsi viari, esso rappresenta un luogo che anche d'Estate espirme quiete e silenziosità. Immerso nella nebbiolina, e con quel clima particolare dei freddi pomeriggi invernali, mi sembra avvolgere in un'atmosfera magica e stimolante pensieri delicati. Il tutto da godere mentre si passeggia lungo i suoi bordi, e ci si appresta al sopraggiungere del crepuscolo.

Per queste immagini, necessitanti di poca attenzione al particolare, e più invitanti ad una resa maggiormente sfumata e ampia, ho provato ad applicare il colore sulla carta bagnata in precedenza, e senza preoccuparmi troppo dei contorni. Salvo poi stemperare l'indefinitezza delle campionature con i tratti rapidi del canneto.

Vorrei infine lasciare una mia dedica particolare a questo post, e riferita ad una persona a me molto cara che in questo momento sta attraversando un grosso disagio psicologico. Spero che possa al più presto anche lui, come questa stupenda natura montana, uscire dai freddi grigiori della sua coscienza, e ritrovare la bella stagione della sua età.