La zona è quella degli altipiani di Folgaria e Lavarone, posta al confine fra le province di Trento e Vicenza, luogo già altre volte da me ricordato qui nel BLOG. L'ennesimo laghetto montano che propongo, prende il nome dalla località delle due più a Est, e viene a collocarsi in una placida conca verdeggiante, appena sotto alla strada che conduce alle rinomate località di Roana e Asiago. Un posto non troppo conosciuto e frequentato, magari più dai vicini "magnagati" (spiritoso appellativo per indicare i vicentini), attratti dalla sua pace e bellezza di specchio lacustre circondato dalla tipica vegetazione alpina. Ideale per una spiaggia poco affollata, oppure per prendere ombra al di sotto delle ampie chiome degli abeti, lungo un delizioso tragitto perimetrale al lago stesso. Un'altra visione ampia e prospettica, dove alla chiazza aperta dell'acqua, ho voluto contornare con piccoli particolari più definiti, la vegetazione e le piccole abitazioni. Il tutto con un verde primeggiante e molto estivo.
6 commenti:
Magnifica la trasparenza dagli insoliti toni verdi...davvero con l'acqua hai un feeling particolare, e ne risolvi sempre molto bene la natura. Affinità elettive od ancestrali?? Mah.. ;)
Insolito vedere un lago verde, ma è magnifico! In esso si specchia la natura...ciao, Arianna!
Grazie Silvia e Arianna, è sempre un piacere leggervi nel mio BLOG. La vegetazione che avvolge questo lago, è così rigogliosa e presente, da fondere il proprio riflesso nelle acque.
Ciao Alex, sempre belli e delicatissimi i tuoi lavori, resi ancora più completi dalla descrizione dei luoghi!
Anche se con moltissimo ritardo (ti chiedo scusa) ti auguro un buon ferragosto o, visto che ormai è finito, che tu l'abbia trascorso divinamente!!
Un caro saluto,
Francesco
Ciao Alex, arrivo in ritardo ma solo perchè sono stato molto girovago in questa estate, grazie ai colori naturalmente! Il laghetto di Lavarone mi ricorda emozioni estive di bambino, lo sai, quando si passavano giorni fuori dal mondo a Slaghenaufi... Terra che non contiene più il sapore del pane, il profumo dei funghi raccolti a lume di torcia, l'estasi di cieli stellati che ti rapivano gli occhi. Ma si può ancora ri-vivere di colori, noi ci proviamo!
Un ringraziamento a te Cecco, sempre molto gentile e simpatico.
Luigi carissimo, sentire come questi luoghi stimolino la tua memoria giovanile, è per me motivo di grande gioia e appagamento. Grazie di cuore per passare dal mio BLOG.
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