
Non avevo mai visitato prima questo tratto di Trentino meridionale che, dalla valle di Ledro, si apre sulla sua destra prima di giungere in fondo, e quindi verso la provincia di Brescia. La stretta vallata si incanala in una natura molto rigogliosa e dai tratti un po selvaggi. Zona un po distante dalle classiche escursioni turistiche, rimanendo come si dice leggermente "tagliata fuori" dagli itinerari più classici e noti ai più. Qualche piccolo agglomerato di case, attorno ad una Chiesa e ad un minuscolo municipio, e le tradizionali case coloniche più isolate, un tempo abitate da poca gente dedita all'agricoltura di montagna, mentre oggi quasi tutte cadute in disuso, e pressochè abbandonate. Questa che ho immortalato, e quindi dipinto, reca ancora qualche segno di vita, forse adibita al deposito del fieno o di qualche atrezzo dei pochi allevatori, più dediti a questa attività per passione, che per necessità vitale.

L'elemento architettonico della fontana è tipico di queste piccole frazioni. Come già avevo evidenziato parlando di Levico Terme, anche quassù il simbolo dell'aggregazione di un tempo delle massaie che accorrevano a lavare i panni, adesso viene impreziosito da abili restauri, e diventa un punto estetico pregevole e interessante all'interno del modesto arredo urbano.
