Percorrendo la
strada della Gardesana occidentale in direzione di Salò e Desenzano, Limone sul
Garda compare dopo qualche galleria appena lasciata Riva del Garda e il confine
fra Trentino e Lombardia. Località di tipica frequentazione estiva, l’ho voluta
cogliere con qualche fotografia “fuori stagione”, nel periodo cosiddetto morto
per quanto attiene al turismo. L’atmosfera grigia e brumosa, unita alla
solitudine stagionale del posto, offrono un’immagine più silenziosa e sospesa,
carica di un particolare fascino malinconico. Il porticciolo praticamente
deserto, e uno spaccato prospettico verso le case appaiate lungo lo sperone
roccioso, dove vi ho inglobato la fontana, mi sono serviti a fissare questa
dimensione inconsueta di Limone, diversa dal pur piacevole clima estivo e
luminoso dei mesi caldi dell’anno. La
tipica specchiatura lacustre colorata e cangiante, lascia il posto ad un’ambientazione
plumbea e rarefatta, di tonalità neutre e dalle tinte languide, il tutto calato in una
dimensione maggiormente intimista e remota.