Ripercorro la località del post precedente, evidenziando l'immagine di uno dei due bacini lacustri da cui è caratterizzata. E' innegabile che, durante la stagione autunnale, il paesaggio assuma una brillantezza diversa da come si pone in Estate, esprimendosi con una densità di toni caldi e pastosi uniti ad una rarefazione atmosferica di particolare intensità visiva. A ciò si aggiunga quell'aria più fumosa e fresca posteriore ad un'abbondante pioggia, e l'odore peculiare del sottobosco, così distinto rispetto ai normali olezzi cittadini. Non si può certamente non rimanere incantati, passeggiando magari nel corso di un silenzioso pomeriggio infrasettimanale di fine Ottobre, dove il luogo è pressochè solitario rispetto ai passaggi del fine settimana. La tavolozza autunnale credo mi sia proficuamente congeniale, vista la gamma di tinte così varie, e prestanti a sfumature di grande interesse e sfumatura. Degno completamento lo intravedo poi nella freschezza dell'elemento acquoso, richiamantemi probabilmente il mare, di cui da tanto tempo ne sono appassionato ed estimatore.

Questo quà sotto invece, è l'altro laghetto sito più a monte del primo, e da come si può notare, l'ho immortalato secondo un'altra prospettiva. L'essenza e la carica della visione è praticamente analoga all'altro, differenziandosi per l'elemento del riflesso che personalmente adoro eseguire con questa tecnica. L'immagine speculare mi è sempre piaciuta anche quando la trattavo durante il mio percorso scolastico superiore, e trovo fornisca una sensazione di lettura gradevole all'intera composizione. Per il resto, rimane inalterata la bellezza evocativa di un luogo colorato e silenzioso, fissato nella memoria e sulla carta.
