<bgsound src='URL_MP3' loop='infinite'> ISTANTANEE IN ACQUERELLO: Sospesi fra case e prati, girando a Sagron Mis.

sabato 9 ottobre 2010

Sospesi fra case e prati, girando a Sagron Mis.

La quiete e il silenzio avvolgono l'abitato di Sagron Mis nel pomeriggio estivo, dove la presenza umana sembra assente, lasciando unico respiro alla veduta di prati, boschi e montagne. Procedo affascinato lungo le piccole viuzze del paese, fra elementi urbani tipicamente essenziali, e segni di un tempo lontano ma ancora viva testimonianza della civiltà rurale pecualiare di questo territorio. Lo scorcio di una vecchia casa, con la scala in legno affiancata al muro, rappresenta la classica abitazione contadina a metà fra ambiente domestico e spazio adibito alla custodia del fieno per gli animali d'alpeggio. Dietro svetta l'immancabile campanile, dalla punta aguzza così come nel miglior stile nord europeo.


L'istantanea qui sotto invece, è l'ingresso alla frazione di Sagron, un'immagine colta come sempre "al volo" nel sopraggiungere in un luogo di mio interesse, e che voglio mi rappresenti una sorta di prologo alla breve visita che intendo poi intraprendere. Quindi, dopo aver scattato qualche fotografia, riparto con nuovi spunti per qualche acquerello, e un ricordo smagliante di luoghi fantastici e unici.



12 commenti:

Arianna ha detto...

Un'atmosfera tranquilla e respiri profondi in questo tipico paese di montagna; inoltre sembra di leggere una storia guardandoli...buona domenica, Arianna!

Silvia ha detto...

Oh che belli i nuovi acquerelli di quel remoto paesino di montagna :)
Il primo dà molto efficacemente l'idea del viandante che ad esso si avvicina; nell'altro , il viandante si sta godendo uno scorcio dopo magari essersi fermato a riposare :)
Quieti e con un'atmosfera "silenziosa" e discreta...

Alex ha detto...

Arianna e Silvia grazie ad entrambe. L'atmosfera che avete percepito di quei luoghi, è davvero unica e affascinante.

camira ha detto...

hai mantenuto la parola, ci hai offerto un nuovo e diverso scorcio di Sagron Mis regalandoci sensazioni di ineguagliabile freschezza e vigorosa esaltazione attraverso le repentine accensioni del colore che esprimono pienamente l’intimo accordo fra la tua sensibilità e l’armonia del luogo ritratto. ciaoooo

Alex ha detto...

Camira grazie infinite per questo tuo commento tanto generoso e vivace.

Angelo ha detto...

Non conosco il posto immortalato nei tuoi ultimi lavori; dai toni che hai usato mi da' l'idea di una valle piuttosto "in ombra", con zone pero' colpite da coni di luce... L'uso di toni piu' scuri e freddi con la presenza di zone con colori vivaci mi ricorda certe valli che hanno quelle caratteristiche!
Complimenti!

Alex ha detto...

Quei luoghi hanno proprio quelle caratteristiche caro Angelo. E grazie per il tuo sempre apprezzato passaggio nel mio BLOG.

Maria ha detto...

Ciao Alex, che piacere risentirti e come posso dimenticare i tuoi acquerelli, grazie per essere passato nel mio blog! Un caro saluto!

luigi bluoso ha detto...

Caro Alex, vengo ad ammirare i tuoi acquerelli in un pomeriggio di ottobre che preannuncia novembre. Freddo umido e pioggerellina persistente, davvero tempo di castagne accompagnate magari da quel vinello tipico locale che ormai non si produce più.
Come cambiano i tempi e come siamo cambiati pure noi!
Ma nei tuoi lavori rimane viva la memoria di una comunità che ancora non vuole sparire del tutto: radici che riaffiorano, dimensioni spaziali che resistono all'abbandono, valori che non demordono.
E un po' di merito ce lo possiamo prendere pure noi, che semplicemente continuiamo ad amarli e a riproporli agli amici che benevolmente ci seguono.
Buona domenica e a presto.

Alex ha detto...

Grazie a te Clem per essere passata di quà. Che piacere ritrovare qualche vecchia amicizia di Diablogando.
Luigi a te un ringraziamento particolare per le tue parole meravigliose. Quando tocchi gli argomenti di identità e tradizione, non sai quanto mi fà piacere. Ho il massimo rispetto e anche curiosità, verso le nuove tendenze e culture che piano piano si fondono con la nostra, ma ciò da cui noi discendiamo, deve comunque rimanere preservato e valorizzato quale memoria imperitura in ognuno di noi.

ElGabian di Sagron-Mis ha detto...

Scopro solo ora, quando fuori il termometro segna -11 che "qualcuno" d'estate è passato per il mio paese e l'ha dipinto rendendolo senz'altro...diverso, fiabesco forse, magari anche più bello.

Il trovarlo in rete mi ha fatto molto piacere. Tornerò senz'altro, così come spero anche la sua arte a Sagron Mis.

http://elgabian.blogspot.com/

Maurizio

Alex ha detto...

Gentile Maurizio, ma che piacere ricevere una visita da un abitante di quel luogo così particolare e affascinante. Mi piace pensare al mio passaggio estivo, confrontandolo con la temperatura sottozero di cui mi parli. Sono più che certo di come sia sotto il sole di Luglio, o avvolto dalla neve gelida di Dicembre, Sagron Mis conservi in sè tutta la magia e il candore di un posto fantastico.
Spero che ripasserai dal mio BLOG. Grazie ancora e buone festività.